Mosti e giacenze, servono dati certi: l’appello di Med&A su Il Corriere Vinicolo
Nel nuovo contributo della rubrica “La pagina di Med&A”, il presidente Carlo Miravalle e altri operatori del settore richiamano l’urgenza di disporre di dati aggiornati e affidabili per affrontare le criticità di lungo corso del mercato del vino
July 7, 2025
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Mosti e giacenze, servono dati certi: l’appello di Med&A su Il Corriere Vinicolo
Servono dati certi per affrontare le trasformazioni in atto nel mercato dei mosti e delle giacenze, in un contesto segnato da instabilità geopolitica e consumi in calo.
Sulla questione si concentra il nuovo contributo della rubrica “La pagina di Med&A”, a firma di Fabio Ciarla, pubblicato su Il Corriere Vinicolo n. 22 del 7 luglio 2025.
Il presidente di Med&A (Associazione Nazionale Agenti d’Affari in Mediazione e Agenti di Commercio), Carlo Miravalle, lancia un appello alla precisione e alla puntualità delle analisi interne, per poter affrontare in modo consapevole problematiche strutturali come l’eccesso di giacenze e l’asimmetria informativa che ancora ostacola il funzionamento del mercato. Secondo Miravalle, è essenziale “fare chiarezza” su dinamiche spesso poco leggibili, investendo anche in una gestione più efficiente delle rese e in strategie orientate verso prodotti a gradazione alcolica ridotta.
A condividere questa visione è Giovanni Margiacchi (Margiacchi 1926), che rilancia la proposta di una piattaforma telematica per monitorare settimanalmente, in modo riservato ma trasparente, le compravendite di vino sfuso. L’obiettivo: superare una logica ancora troppo ancorata alle impressioni e dotarsi finalmente di indicatori aggiornati e affidabili.
Completa il quadro Giacomo Verlicchi (Impex – Famiglia Verlicchi), che sottolinea come l’aumento dell’incidenza delle DOC sul totale delle giacenze e la scarsità di mosti muti stiano generando nuove tensioni sui prezzi, mentre resta aperta l’incognita della prossima vendemmia.
Nel servizio è incluso anche un box, a cura di Carlo Flamini, con i dati aggiornati dell’Osservatorio del Vino di UIV, che conferma la persistente carenza di mosto e descrive un andamento altalenante per le giacenze di vino, in equilibrio precario tra la ripresa produttiva e una domanda rallentata. Le analisi suggeriscono che, se i ritmi di consumo attuali dovessero rallentare ulteriormente, il saldo di fine campagna potrebbe riportare gli stock complessivi a livelli pre-crisi, con impatti significativi su prezzo e strategia commerciale.
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