Il settore vivaistico rappresenta la base su cui si costruisce il futuro del vigneto italiano. Nel nuovo numero de Il Corriere Vinicolo (n. 33 – 27 ottobre 2025), Massimo Gardiman e Carmelo Zavaglia (CREA – Centro di ricerca Viticoltura ed Enologia di Conegliano) presentano il bilancio 2025 della produzione di barbatelle e i trend che orienteranno i nuovi impianti 2026.
Dai dati emerge un’Italia viticola in trasformazione: le varietà a bacca bianca continuano a crescere e rappresentano ormai il 61 % della produzione complessiva, mentre le nere arretrano al 29 %. Tra i vitigni in forte ascesa spicca la Ribolla gialla, quasi raddoppiata rispetto al 2024, mentre Cabernet Sauvignon, Nebbiolo e Merlot segnano cali significativi.
L’analisi pubblicata su Il Corriere Vinicolo fotografa anche la tenuta dei vitigni resistenti, la cui produzione resta stabile nonostante le attese del mercato, e la concentrazione sui portinnesti storici – Kober 5 BB, 1103 Paulsen e S.O.4 – che da soli coprono oltre il 70 % degli innesti.
Complessivamente, nel 2025 sono state prodotte quasi 186 milioni di talee, da cui si stimano 77 milioni di barbatelle potenzialmente destinate ai nuovi impianti del 2026. Un patrimonio che racconta non solo i numeri, ma anche le scelte strategiche di un settore chiamato a coniugare tradizione, innovazione e sostenibilità.