Tra gennaio e settembre 2024, la Germania ha importato vino per un valore di 1,792 miliardi di euro (-9,3%) e 9.719.000 di ettolitri (-4,6%); il prezzo medio di acquisto è stato di 1,84 €/l.
Questi dati e quanto di seguito emergono da un report sulle importazioni 2024 di vino in Germania realizzato dall’OeMV con il patrocinio del salone Eurovino e pubblicato a fine dicembre scorso.
In un contesto dunque di calo delle importazioni sia in termini di volume che di valore, tra i sessantaquattro fornitori vinicoli della Germania l’80% delle forniture è rappresentato da Italia, Spagna e Francia.
L’Italia si conferma primo fornitore in termini di fatturato, avendo spedito in Germania, tra gennaio e settembre, vino per un valore di 685,9 milioni di euro (-9%) e per un volume di 3,257 milioni di ettolitri (-14,4%). Segue la Francia, con un fatturato di 493,2 milioni di euro (-14,2%) e un volume di 1,128 milioni di ettolitri (-1,7%). La Spagna è invece il primo fornitore della Germania in termini di volume, con 3,342 milioni di ettolitri (+6,9%) ed un fatturato di 284,5 milioni di euro (+2,5%). Tra i maggiori fornitori della Germania la Spagna è stata dunque nel periodo gennaio-settembre 2024 l’unico a far segnare una crescita delle esportazioni vinicole verso la Germania sia in termini di volume che di valore.
Guardando alle importazioni tedesche per tipologia, si segnala che il solo vino sfuso ha fatto segnare tra gennaio e settembre una crescita sia in termini di valore (+3% fino a 367,2 milioni di euro) che in termini di volume (+5,7 fino a 5,69 milioni di ettolitri). Calano infatti gli acquisti oltreconfine di vino fermo in bottiglia (-10,6% valore fino a 1,099 miliardi di euro e -5,2% volume fino a 3,654 milioni di ettolitri) e di spumanti (-17% in valore fino a 289,9 milioni di euro e -5,2% volume fino a 474.000 hl). Il vino importato in Bag in Box è cresciuto invece del 2,4% in volume (fino a 22.000 hl) ma cede in valore (-10,7% fino a 36,2 milioni di euro).
FEB