Greenwashing, la Commissione UE ha ritirato la proposta di direttiva: troppa burocrazia e pochi vantaggi
La Commissione UE ha ritirato la propria proposta di direttiva sui Green Claims con il voto di Popolari europei (dei quali fa parte Forza Italia), dei Conservatori e riformisti europei (che include Fratelli d’Italia) e dei Patrioti per l’Europa (dove milita la Lega). Troppi i vincoli e i costi imposti alle aziende, anche le piccole e medie, a fronte di vantaggi tutti da dimostrare.
June 25, 2025
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Green Deal, retromarcia sulla trasparenza ambientale
La notizia, in parte inconsueta, è che la Commissione Europea ha ufficialmente ritirato la proposta di direttiva “Green Claims” concepita all’interno del Green Deal del 2019 e presentata dalla stessa Commissione nel 2023, che riguardava il contrasto al greenwashing, la pratica – scorretta – di alcune aziende di propagandare una presunta sostenibilità ambientale con slogan ingannevoli e non verificati. La retromarcia ha una doppia valenza, dal punto di vista meramente politico vede i Popolari del Ppe (di cui fa parte Forza Italia) affiancarsi alle richieste, molto forti, arrivate dal gruppo dei Conservatori e riformisti europei (che include Fratelli d’Italia) e da quello dei Patrioti per l’Europa (dove trova casa la Lega), dal punto di vista strategico invece la decisione prosegue nella revisione, qualcuno parla di “smantellamento” dell’afflato ideologico che ne ha condizionato la nascita, del Green Deal.
A livello pratico la direttiva, nata per contrastare l’odioso fenomeno del greenwashing che tende a spacciare per ecologico anche quello che non lo è tramite operazioni di marketing o pubblicitarie, voleva garantire maggiore trasparenza nelle comunicazioni ambientali delle aziende, ma attraverso un appesantimento notevole delle procedure in capo alle imprese. L’obiettivo di proteggere i consumatori da informazioni fuorvianti e rispettare una forma di concorrenza leale tra le imprese, rischiava di diventare quindi l’ennesimo labirinto di procedure, anche per le piccole aziende. In particolare quello che sembrava un vincolo inaccettabile per molti era la richiesta di autorizzazione preventiva sui messaggi da utilizzare. Le critiche erano arrivate molto forti soprattutto da Conservatori e Patrioti, fino all’attuale ritiro frutto appunto di una convergenza con i Popolari.
Se per il Ppe c’è bisogno di meno burocrazia e più competitività, alcuni eruoparlamentari di Forza Italia sono stati ancora più incisivi, in particolare Nicola Procaccini, copresidente del gruppo Ecr, e il capodelegazione di FdI a Bruxelles Carlo Fidanza hanno commentato: “Viene così smontato un altro pezzo del Green Deal ideologico firmato Frans Timmermans, confermando la necessità di norme ambientali equilibrate e realistiche”. Sulla stessa scia i commenti di Pietro Fiocchi e Stefano Cavedagna, esponenti di Fratelli d’Italia, che hanno commentato: “Vogliamo un’Europa dove vengano abbandonate scelte ideologiche, tra le quali le follie green, per guardare con concretezza alle esigenze delle imprese e dei cittadini. La proposta avrebbe danneggiato le piccole e medie imprese e i consumatori, con un eccesso di burocrazia, senza avere chiarezza sui costi”.
Non sono mancati ovviamente i commenti contrari al ritiro, in particolare dall’Italia si è alzata la voce di Antonio Decaro (Pd), presidente della commissione per l'Ambiente del Parlamento europeo, e Anna Cavazzini (Verdi/Ale), presidente della commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori, che in una nota hanno spiegato: “Non riteniamo giusto privare il Parlamento della possibilità di concludere i negoziati su una direttiva dopo due anni di processo legislativo e innumerevoli ore di lavoro. Ci viene impedito di discutere e, auspicabilmente, di raggiungere un accordo su un'importante direttiva che serve a rafforzare la consapevolezza ambientale e la fiducia dei consumatori, rendendo più affidabili e verificabili le dichiarazioni di marketing ambientale. Inoltre, la lotta al greenwashing creerebbe condizioni di parità per le imprese che già operano in modo sostenibile”.
FC
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