Calano ancora le spedizioni DTC di vino negli USA

Il canale Direct-to-Consumer (DTC) del vino negli Stati Uniti ha registrato un nuovo calo, proseguendo la tendenza al ribasso iniziata nel 2022, dopo oltre dieci anni di crescita.

Secondo i più recenti dati di Sovos e WineBusiness Analytics, le spedizioni totali dirette dalle cantine statunitensi ai consumatori sono diminuite a febbraio del 10% in termini di fatturato, scendendo a 317 milioni di dollari, e del 15% in termini di volume, attestandosi a 477.737 casse da nove litri. Il calo è in linea con quello già rilevato a gennaio dagli stessi analisti nel Direct-to-Consumer Wine Shipping Report (ne avevamo parlato qui ), suggerendo un livello di attività simile a quello registrato nello stesso periodo dell'anno precedente.

In controtendenza rispetto al calo del fatturato, il valore medio delle spedizioni ha continuato a crescere: a febbraio ha raggiunto i 55,53 dollari per bottiglia, in aumento del 6% rispetto allo stesso mese del 2024 e segnando il valore più alto mai registrato per il periodo.

Tra le tendenze da segnalare, spicca la performance delle cantine della Central Coast, che nei 12 mesi terminati a febbraio hanno spedito direttamente ai consumatori vino per un valore di 396 milioni di dollari e 656.753 casse. Rappresentando il 10% sia del valore che del volume del canale, la Central Coast ha ottenuto risultati migliori rispetto all’intero settore, con un calo del valore di appena il 4% e del volume dell'8%, a fronte di una riduzione del 5% del valore e dell'11% del volume per l'intero canale nello stesso periodo

Occorre notare che il monitoraggio di questo settore è oggi particolarmente importante, considerato il fermento nel mercato internazionale del vino legato alla possibile introduzione di dazi sulle importazioni da parte dell’amministrazione Trump.

FEB