Sulle pagine de Il Corriere Vinicolo n. 2 del 20 gennaio 2025, sono presentati per la DOC Garda i risultati di un’analisi SWOT (acronimo per: Strengths - punti di forza; Weaknesses - debolezze; Opportunities - opportunità; Threats - minacce).
La ricerca è stata condotta presso il Centro Interdipartimentale per la ricerca in viticoltura, enologia e mercati vitivinicoli (Cirve) dell’Università di Padova (la sua presentazione sul settimanale di UIV è a cura del prof. Eugenio Pomarici e delle ricercatrici Valentina Di Chiara ed Emma Maremonti).
L’analisi ha evidenziato cinque principali punti di forza e due di debolezza. I punti di forza sono: la presenza del nome Garda in etichetta; la presenza nella base ampelografica di vitigni a bacca bianca di interesse internazionale; le caratteristiche sensoriali della produzione Garda Doc; l’operato del Consorzio di Tutela; la struttura del sistema di offerta. I punti di debolezza sono: la mancanza di una specifica identità della Denominazione e l’assenza di consapevolezza sulle potenzialità della Denominazione da parte della maggior parte degli stakeholder.
Tra le opportunità evidenziate dall’analisi vi sono la prossimità della Denominazione all’ampio bacino turistico del Lago di Garda e il trend positivo dei vini bianchi a livello globale. Tra le minacce principali – oltre a quelle che in generale stanno caratterizzando il mercato vinicolo globale – il Cirve suggerisce il rischio di operazioni speculative che, se attuate, potrebbero portare alla perdita d’integrità qualitativa dei vini del Garda.
Nonostante le criticità che caratterizzano attualmente il mercato del vino, l’analisi generale della posizione competitiva della DOC Garda rivela dunque ampie possibilità di crescita qualitativa e quantitativa, cogliendo tutte le opportunità individuate, valorizzando i numerosi punti di forza, eliminando i punti di debolezza e contrastando le minacce, rispetto alle quali sono possibili azioni mirate.
Nello sviluppo dei programmi futuri dovranno però trovare spazio alcuni elementi che oggi appaiono fondamentali: il rapporto con i giovani e la sostenibilità.